QUADERNO TECNICO
CAP. 9
CAP. 9
TERMINOLOGIA
Aka = rosso
Chudan = livello medio
Dachi = posizione
Dan = grado (riferito alle cinture nere)
Dansha = termine attribuito a chi possiede almeno un dan
Do = indicativo dell’ Arte Marziale. La Via, Percorso non solo tecnico, ma anche e soprattutto, di crescita spirituale, morale, personale
Dojo = palestra di Arti Marziali (luogo in cui si impara la “Via”)
Eri = bavero
Fudoshin = spirito stabile, solido e inamovibile. Condizione di imperturbabilità di un combattente impassibile e calmo
Gedan = livello basso
Hanshi = fondatore
Hara (Tandem, nel Buddismo) = ventre, sede del baricentro del corpo umano, di convogliamento dell’energia vitale
Hidari = sinistro
Ippon = punto
Jodan = livello alto
Kaiten = rotazione
Kamae (Kamaete) = guardia
Kamiza = lato d’onore del tatami
Karate = lotta a mani nude
Kata = forma tecnica, spalla, presa
Keiko = allenamento, pratica
Kenpokai = Legge del Pugno
Ki = spirito, forza mentale, energia interna
Kiai = massima espressione di un karateka, che unisce potenza fisica e forza mentale (kime e ki)
Kime = potenza
Kirizu = in piedi
Kirizu rei – saluto in piedi
Kohai = studente novizio
Kokoro = cuore, spirito, anima
Kokyu = respirazione
Kumite = combattimento
Kuzushi = squilibrio
Kyu = classe (riferito alle cinture colorate)
Kyusho = punti vitali
Ma ai = distanza ideale che separa due combattenti e che permette loro di valutare in maniera globale, i rapporti situazionali in un corretto contesto spazio-temporale
Manabu = imparare copiando (metodo di apprendimento meccanico/ripetitivo, consistente nell’imitare i movimenti dell’insegnante)
Migi = destro
Mondo = riunione formale fra il maestro e gli allievi e/o discepoli
Monji-in = mondo effettuato all’interno del dojo, che ha per oggetto lo spirito del budo
Mudansha = termine attribuito a chi non possiede dan
Obi = cintura
Randori = fase di studio mediante scambio di tecniche
Rei = saluto
Renshu = periodo di pratica d’addestramento in un’arte marziale
Sakki = sentimento intuitivo, istantaneo, che un budoka percepisce di fronte alla volontà aggressiva di un avversario e che gli permette di anticipare e contrattaccare prima che l’avversario stesso abbia avuto il tempo di mettere in atto i suoi propositi.
Sei za = posizione accosciata (in ginocchio)
Seito = studente
Senpai = allievo anziano
Sensei = maestro
Shiai = competizione, gara
Shidoin = istruttore
Shihan = professore (modello, da prendere come esempio)
Shin = spirito
Shiro = bianco
Sode = manica
Sundame = distanza corretta (nelle competizioni, è quella che intercorre tra il contatto epidermico e cm. 2 dal bersaglio)
Taiso = ginnastica di preparazione
Tatami = area di allenamento
Timing = effettuazione una tecnica nel momento in cui essa possa produrre la massima efficacia
Waza-ari = Quasi punto (in termini numerici, nelle competizioni tradizionali e full contact, vale ½ punto)
Za rei = saluto da cerimonia (in posizione accosciata)
Zanshin = assetto e pieno controllo delle proprie facoltà fisiche e mentali, anche dopo l’esecuzione di una tecnica